AISO patrocina il convegno Storia sociale/storia dei media. Fonti, metodologie, ricerche per la storia del cinema e della televisione in Italia (11-12 maggio 2023). Si incoraggiano, tra l’altro, proposte che analizzano l’uso di interviste come pratica storiografica nell’industria audiovisiva:
Storia sociale/Storia dei media.
Fonti, metodologie, ricerche per la storia del cinema e della televisione in Italia
Sapienza Università di Roma
Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo
11-12 maggio 2023
A cura di Luana Fedele, Damiano Garofalo, Andrea Minuz
Call for papers
Scadenza 31 gennaio 2023
Lo studio delle audience del cinema e della televisione in Italia non è un’area di ricerca recente: già negli anni Cinquanta, infatti, si diffondono le prime inchieste di stampo etnografico su piccole comunità di spettatori sia cinematografici che televisivi (si vedano, a titolo di esempio, le ricerche di Pinna, Maclean, Guidacci e De Rita). Si tratta, tuttavia, di una corrente presto esaurita, ripresa più di recente dagli studi storiografici grazie alla tradizione della New Cinema History (si vedano soprattutto i lavori di Biltereyst, Maltby e Meers), che ha sancito definitivamente la legittimità degli spettatori, dei luoghi di fruizione e delle pratiche di consumo mediale come oggetti di studio e di ricerca storica anche nel contesto italiano. La sovrabbondanza, disordinata e ricchissima, di fonti sparse e disseminate tra le memorie degli spettatori ha lasciato innumerevoli tracce nei loro diari, lettere, note, artefatti. Nonostante i mutamenti di prospettiva introdotti dagli studi culturali e dal ritorno delle ricerche empiriche degli anni Ottanta, questa enorme quantità di fonti è stata per decenni trascurata.
Solo grazie alla profonda e radicale trasformazione del panorama mediale che ha caratterizzato gli ultimi vent’anni, c’è stato un ritorno allo studio delle audience in chiave storica. Perché nella metamorfosi del cinema e nella rilocazione delle sue pratiche di visione, nella nascita della televisione e nella moltiplicazione degli schermi, l’elemento che meno è mutato sono, probabilmente, gli spettatori: uomini e donne, di fronte a uno schermo grande o piccolo, accomunati dalla stessa esperienza di consumo, che negoziano un significato sociale e culturale in base a una serie di fattori (sociali, politici, geografici, culturali).
Così, gli spettatori, le pratiche di visione differenziate, le memorie del consumo cinematografico e televisivo hanno assunto una nuova centralità all’interno dei più recenti studi sul cinema e sui media in
Italia (si vedano, tra gli altri, i lavori pionieristici di Casetti, Fanchi e Mosconi) e di numerosi nuovi progetti di ricerca finanziati a livello nazionale ed europeo (ad esempio il progetto britannico Italian Cinema Audiences, quello didattico e di ricerca promosso da Sapienza Romarcord. Ricerche di storia sociale del cinema a Roma, e più di recente il PRIN 2020 CinEx. Spazi pratiche e politiche dell’esercizio
cinematografico in Italia).
Questa call invita, pertanto, a riflettere sulle molteplici linee di ricerca che negli anni si sono sviluppate
attorno alla storia sociale e culturale del cinema e dei media audiovisivi in Italia, ma anche a ragionare su possibili riletture, nuove interpretazioni e rivalutazioni di prospettiva della storiografia ufficiale attraverso l’uso di fonti non tradizionali.
In termini generali, dunque, il convegno si ripropone di: a) ripensare il ruolo della storia sociale all’interno della storiografia ufficiale sul cinema e sui media audiovisivi; b) promuovere una riflessione
interdisciplinare sul rapporto tra cinema, memorie, audience e spazi di visione (storia orale, storia urbana, storie intime, etc.); c) riflettere sull’uso delle fonti orali, archivistiche, private (lettere, diari, effemeridi, etc.) attraverso un rinnovamento delle prospettive di studio sul cinema e l’audiovisivo.
Gli interventi dovranno essere costruiti su casi di studio italiani in una prospettiva storica. Saranno
particolarmente incoraggiate proposte che ragioneranno attorno ai seguenti indirizzi (pur non limitandosi necessariamente ad essi):
• Il rapporto tra storia sociale e storia dei media da una prospettiva metodologica;
• Le interrelazioni tra storia sociale, culturale e istituzionale nello studio del cinema e dei media;
• La ricostruzione storica dei luoghi, delle abitudini e degli spazi di visione;
• Le relazioni tra audience, consumo ed esercizio da una prospettiva sociale e culturale;
• L’uso di fonti orali e private (diari, lettere, etc.) nella storia del cinema e dei media;
• La ricerca etnografica come integrazione alle fonti istituzionali;
• L’uso delle interviste come pratica storiografica nelle ricostruzioni di specifici settori dell’industria
audiovisiva (produzione, distribuzione, esercizio, sceneggiatura, etc.);
• Ritrovamenti archivistici, sia di fondi privati che istituzionali, che gettino nuova luce sulla
storiografia del cinema e dei media in Italia da una prospettiva sociale;
• Le pratiche sociali e l’uso dell’etnografia nella produzione cinematografica e televisiva.
Le proposte di paper (300 parole max), accompagnate da una breve bio (200 parole max) e da
un’indicazione di massima della tipologia di fonti utilizzate, dovranno essere inviate, in italiano o in
inglese, all’indirizzo romarcord@gmail.com entro il 31 gennaio 2023. È assicurata la risposta ai/le
proponenti entro il 10 febbraio 2023.
La conferenza è organizzata in conclusione del progetto di ateneo Romarcord. Ricerche di storia sociale del cinema a Roma, di cui saranno presentati i risultati principali in termini di ricerca e disseminazione.
Comitato organizzativo:
Samuel Antichi, Anja Boato, Francesca Cantore, Federica D’Urso, Arianna Vietina