Nicole De Togni (1985) è assegnista di ricerca presso il Politecnico di Milano – Dipartimento di Architettura e Studi Urbani sul tema “Grandi eventi, cambi di paradigma e patrimonio urbano. Radici storiche, narrazioni, strategie e interventi”.
Le sue ricerche attuali riguardano le narrazioni legate alla città, considerate in una prospettiva diacronica. Nel contesto di una lettura storiografica e interpretativa di lungo periodo del patrimonio urbano, i grandi eventi sono indagati come momenti di sintesi e rottura che influenzano la rappresentazione e la percezione del patrimonio e il rapporto della comunità con l’ambiente costruito.
È membro di diversi progetti di ricerca finanziati a livello internazionale, affrontando diversi aspetti dei suoi interessi di ricerca: la COST Action “European Middle Class Mass Housing” e il progetto “MCMH – Middle Class Mass Housing in Europe, Africa and Asia”, entrambi dedicati al patrimonio residenziale ordinario nel secondo dopoguerra; il network internazionale di formazione Horizon2020 “UrbanHist. Storia dell’urbanistica europea nel XX secolo” che promuove una comprensione transnazionale condivisa della storia della pianificazione del XX secolo in una prospettiva europea; e la rete internazionale di ricerca “Transgressing the normed space”.
È stata ricercatrice per la preparazione del dossier di candidatura “Ivrea, città industriale del XX secolo” per l’inserimento del patrimonio nella World Heritage List UNESCO, che è culminato con l’iscrizione del sito nel settembre 2018. In precedenza ha collaborato alle attività di ricerca e alla campagna di coinvolgimento della comunità per l’inserimento del sito nella Tentative List italiana, nominata dal Comitato Nazionale per il Centenario della fondazione dell’Olivetti.
Ha conseguito il dottorato di ricerca in “Storia dell’architettura e della pianificazione” (Politecnico di Torino, Italia, 2015), con una tesi sulla negoziazione implicita degli strumenti di pianificazione e costruzione nel secondo dopoguerra. Nella sua ricerca ha approfondito l’intenso dibattito del dopoguerra su obiettivi, limiti, strumenti e riferimenti dell’architettura e della pianificazione che hanno plasmato la ricostruzione concreta e l’espansione delle città influenzando gli immaginari urbani e modellando il ruolo e l’auto-percezione di professionisti, tecnici e burocrazie.
Negli ultimi dieci anni è stata assistente alla ricerca e alla didattica presso il Politecnico di Milano, in diversi corsi di laurea triennale e specialistica nei campi della storia e della teoria dell’architettura e dell’urbanistica moderna/contemporanea. È stata co-organizzatrice, membro del comitato scientifico e responsabile dell’organizzazione di diversi seminari internazionali presso il Politecnico di Milano. Ha presentato e discusso le sue ricerche in seminari internazionali in Italia e all’estero.
Dal 2016 è professore a contratto di Storia dell’architettura e del design contemporaneo presso l’Istituto Superiore di Architettura e Design di Milano.