Lettera ai soci e alle socie di AISO
Care socie e cari soci,
il 2025 si apre con un’importante novità per AISO che richiede la più larga partecipazione associativa: il cambiamento dello Statuto dell’associazione.
L’Associazione italiana di storia orale è stata fondata a Roma nel 2006 e, dopo quasi vent’anni di storia e di attività, ha bisogno di aggiornare le proprie fondamenta per adeguarle ai mutamenti normativi intervenuti in questo lungo periodo. AISO dovrà dunque trasformarsi in Associazione di promozione sociale (APS) e il passaggio prevederà la modifica dello Statuto fondativo; nel farlo, lasceremo però immutato lo spirito partecipativo e aperto che caratterizza l’associazione e lo adatteremo alla legislazione sul terzo settore, a cui non è più possibile derogare.
La trasformazione in APS prevede inevitabilmente un grande sforzo collettivo, di pensiero, di condivisione, di partecipazione, parte dell’impegno che la presidenza ha assunto nel 2021 e ribadito in tutte le successive assemblee annuali.
Di pensiero, perché lo statuto associativo, nel delineare, finalità, struttura e funzionamento associativi, rappresenta la nostra carta d’identità e sancisce le regole del nostro “stare insieme”: la Giunta Esecutiva di AISO ha predisposto una bozza di nuovo Statuto, che inviamo a tutte e tutti voi chiedendovi di leggerlo e di farci pervenire domande, richieste di chiarimento, ulteriori proposte.
Di condivisione, perché il cambiamento dello Statuto dovrà essere approvato da un’assemblea straordinaria dei soci e delle socie di AISO che si terrà a Bologna il 31 gennaio 2025. A tale assemblea, da Statuto vigente, dovranno prendere parte i 2/3 dei/delle soci/e in regola col tesseramento al 31/1/25, pertanto in quel medesimo giorno, dalle ore 13, attiveremo la segreteria onde registrare i/le soci/e consentendo loro di partecipare effettivamente alle votazioni.
Di partecipazione, perché se il passaggio in APS nasce dalla necessità di adeguare AISO alle leggi nazionali, esso si porta dietro un altro e ben più radicale impegno di qualificazione della base associativa, nel tentativo di far vivere di più e meglio un’associazione aperta alle energie di tante e di tanti.
Le tappe del percorso
Le ragioni del cambiamento
È evidente che il cambiamento che proponiamo – lo ribadiamo, non più rinviabile – richiede a tutte e a tutti un significativo sforzo di presenza, all’assemblea straordinaria e all’intero percorso. Siamo però convinti che questa direzione, che il nuovo Statuto certificherà, spingerà AISO a implementare le proprie azioni e a diventare con ancor più determinazione un soggetto collettivo sempre più necessario in un contesto in cui le richieste e le sollecitazioni si moltiplicano.
Il modo in cui ci proponiamo di stare nel tempo presente deriva senz’altro dalla storia di AISO: siamo un’associazione con il baricentro basso, pronta a reagire ai bisogni sempre più diffusi di storia orale che ci vengono restituiti sia da studiose e studiosi sia da associazioni più o meno formalizzate, da istituzioni culturali e dipartimenti universitari, da abitanti socialmente impegnati nei territori in cui vivono, lavorano, transitano. Consapevolmente, ci pensiamo interpreti di una dimensione civile del “fare storia” nel proprio tempo presente che si pone in continuità con il tratto militante della storia orale italiana.
D’altronde, corrispondere ai bisogni cangianti di storia orale implica da parte nostra la disposizione ad interrogarci circa il nostro statuto epistemologico, a cui lo Statuto formale deve adeguarsi. AISO è costantemente investita da una messe di interazioni scientifiche, culturali e associative: ciò che ha generato la necessità di pensarci quale nodo pulsante di un ecosistema, dove per ecosistema s’intende un ambiente dinamico e interattivo. In effetti noi siamo implicati – a seconda delle circostanze – lungo l’intera filiera di produzione, trattamento, salvaguardia, archiviazione, trasmissione, restituzione delle fonti orali.
Ogni volta che AISO viene interpellata per progetti, collaborazioni, occasioni formative e convenzioni, ci chiediamo quale valore aggiunto siamo in grado di apportare, e la risposta è per noi semplice ma impegnativa, per tutti: la qualità delle domande, generali e storiografiche, da cui nascono le ricerche di storia orale. Oggi, infatti, le interviste in profondità, in chiave di tranche de vie, vengono realizzate da una molteplicità di soggetti con finalità diverse, e ne siamo ben contenti; ma se vogliamo tradurle in storia orale occorre un determinato trattamento, ed è su questo piano transdisciplinare che AISO può fare la differenza.
Se questa è la mission, per interpretarla occorre un’Associazione sempre più accessibile a chi intenda farne parte e capace di generare – innanzitutto tra i/le soci/e – una circolarità tra saperi e bisogni; capace, anche, di attrarre e di accogliere continuamente nuove persone, energie fresche, proposte originali. La democrazia associativa è il primo valore, non è banale ribadirlo qui. Nel 2021, nell’annuale assemblea svolta a Roma al Centro di documentazione Maria Baccante, comunicammo la scelta di spingere AISO al cambiamento di Statuto e occorre adesso chiudere questo cerchio, con l’approvazione del nuovo Statuto e con l’allargamento della partecipazione dei soci e delle socie ai “tavoli di lavoro” che stiamo istituendo (Archivi e biblioteche; Scuole AISO e formazione; Didattica della storia orale; Comunicazione e Redazione; Storiografia, public history e reti internazionali di oral history: per info e contatti aisoitalia@gmail.com).
La bozza del nuovo Statuto di AISO è scaricabile QUI in pdf.
Il Presidente e la Vicepresidente:
Antonio Canovi, Giulia Zitelli Conti;
La Giunta Esecutiva:
Maria Laura Longo, Hilde Merini, Gloria Nemec, Chiara Paris, Davide Tabor, Claudia Villani;
Il Tesoriere:
Daniele Valisena
Il Segretario:
Luca Santangelo