Università di Napoli Federico II – Dipartimento di Scienze Sociali
Associazione Italiana di Storia Orale (AISO)
8 – 9 MARZO 2018
BRAU – Biblioteca di Area Umanistica
piazza V. Bellini, 56 Napoli
L’era del testimone?
Testimoni, testimonianze nella storia, nelle transizioni, nei tribunali.
Il testimone inizia ad essere un protagonista sempre più importante nel lavoro storiografico ma anche in molti altri campi dell’analisi scientifica come della pratica sociale e politica.
Ci si è trovati in questi anni di fronte a un simultaneo proliferare di testimonianze: a partire dalle testimonianze dell’Olocausto, gli studiosi hanno affrontato attraverso i testimoni storie di violenza, eventi catastrofici, traumi sociali, dando vita a un vero e proprio filone di studio che non a caso ha preso il nome di «trauma memories».
La testimonianza è diventata cruciale nei difficili processi di transizione tra regimi politici, nei casi in cui siano state perpetrate violenze di massa e sia necessario iniziare un’opera di pacificazione: il caso più noto è quello della TruthCommission in Sud-Africa, ma strutture simili sono sorte in altri paesi dell’Africa, in America Latina.
Contemporaneamente si assiste a una proliferazione di interviste condotte in modo amatoriale, ma anche a ottimi libri di letteratura che utilizzano l’intervista per raggiungere risultati espressivi notevoli, come “Tempo di seconda mano” di SvetlanaAleksievich. Inizia anche una critica di fronte ai casi in cui il testimone viene posto in alternativa allo storico, come i testimoni nei progetti sulla Shoah dei quali parla Annette Wieviorka, o come figure centrali di quella “memoria historica” contro la quale prende posizione Javier Cercas ne “L’Impostore”, scrivendo la storia di Enric Marco, presidente dell’associazione deportati spagnoli nei campi di sterminio, che uno storico ha scoperto, sui documenti, non essere mai stato internato a Flossenbürg.
C’è infine la riflessione sui testimoni di giustizia, sull’uso della loro testimonianza nei processi penali, sul rapporto tra il loro racconto e la verità giudiziaria.
Il convegno vorrebbe essere un’occasione per mettere in confronto questi diversi utilizzi, queste diverse visioni del testimone.
Le sessioni che si propongono dovrebbero incentrarsi su questi tre principali campi di indagine: I trauma memories; le giustizie di transizione e le pratiche sociali di pacificazione; i testimoni e la giustizia penale.
The “witness” begins to be an ever more important protagonist in the historiographical work but also in many other fields of scientific analysis as well as social and political practice.
In recent years, there has been a simultaneous proliferation of testimonies. Starting from Holocaust testimonies, scholars have dealt with witnesses of violence, catastrophic events, social traumas, thus creating a branch of research that has not accidentally been named “trauma memories”.
Testimonies have become crucial in the difficult transition processes between political regimes, when mass violence has been committed and a process of pacification must be opened: the best known case is the Truth Commission in South Africa, but similar structures emerged in other countries in Africa, Latin America.
At the same time, there is a proliferation of non-professional interviews, but also excellent literature books that use interviews and achieve remarkable results, such as Svetlana Aleksievich’s ” Vremija Second Hand”. A critique begins when the witness is placed as an alternative to the historian, like the witnesses in the projects on Shoah about whom Annette Wieviorka speaks, or as central figures of “historical memory” which Javier Cercas criticizes in his book “El Impostor”,when writing the story of Enric Marco, chairman of the Spanish deported association in the extermination camps, who, as an historian has found out on documents, was not interned at Flossenbürg.
Finally, there will be a session on the witnesses of justice, the use of their testimony in criminal proceedings, the relation between their narrative and judicial truth.
The conference will be an opportunity to compare these different uses, these different visions of “witnesses”.
The sessions should focus on these three main fields of analysis: trauma memories; transitional justice and social practice of pacification; witnesses and criminal justice.
Programma:
giovedì 8 marzo
14,30-18,30 Sala del Refettorio
Saluti
Gaetano Manfredi, rettore dell’Università di Napoli Federico II
Enrica Amaturo, direttrice del Dipartimento di Scienze Sociali
Alessandro Casellato, presidente dell’AISO
Trauma memories.
Discussant: Gabriella Gribaudi (Università di Napoli Federico II) e Alessandro Casellato (Università di Venezia Ca Foscari – presidente AISO)
Liliana Picciotto (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea-CDEC) Salvarsi. Gli ebrei d’Italia sfuggiti alla Shoah. Un nuova prospettiva.
Giovanni Contini (AISO) Quand’è che un testimone è attendibile? – Considerazioni sui criteri d’indicizzazione della Shoah Foundation
Gloria Nemec, Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli – Venezia Giulia (IRSML Trieste) Trauma memories e uso pubblico al confine orientale nel lungo dopoguerra.
Kobi Peled (University of Negev-Israele) The Witness and the Archive: Palestinian Oral History in Israel
Gabriele Moscaritolo (PHD Università Federico II di Napoli). Raccontare la catastrofe. Trauma, esperienze e narrazioni sul sisma del 1980.
Venerdì 9 marzo.
9,30-13Sala del Refettorio
Memorie, giustizie di transizione, pratiche sociali di pacificazione.
Discussant: Andrea Graziosi (Università di Napoli Federico II) e Sandro Triulzi (Università Orientale)
Cristina Ercolessi (Università Orientale di Napoli). La commissione di verità e giustizia in Sudafrica.
OrnellaRovetta (Universitélibre de Bruxelles) From the courtroom to the judgment: witnesses and testimonies at the International criminal tribunal for Rwanda
Marta Craveri,(FMSH/Cercec) e Anne Marie Losonczy (EPHE/CERMA) Devenir témoin, fabriquer les témoins. Réflexions à propos des Enfants européens au goulag.
Maria Rosaria Stabili (Università Roma3) Il “ventennio dell’orrore” in Perù e i lavori della Commissione della verità e riconciliazione. Le testimonianze delle comunità indigene.
Irene Bolzon, (IRSML Trieste) Testimoni e protagonisti della giustizia di transizione: le Corti d’Assise Straordinarie e il caso di Trieste (1945-1947)
14,30-18,30Sala della Sacrestia
Testimoni di giustizia. Testimonianze in tribunale. Testimonianze dal carcere.
Discussant: Stefano D’Alfonso (Università di Napoli Federico II) e Anna Maria Zaccaria (Università di Napoli Federico II)
Filippo Beatrice (procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli). I testimoni di giustizia.
Enzo Piscitelli (procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Napoli) Verità del testimone e verità processuale.
Alessandra Dino (Università di Palermo) Le “verità” del racconto. Questioni metodologiche e regole dell’interazione, nelle interviste con i collaboratori di giustizia.
Giovanni Starace (Società di Psicoterapia Psicanalitica) Il testimone e il ricercatore. Complessità di una relazione nei racconti da un carcere.
Alessandro Giadrossi (Presidente Camera Penale di Trieste) I testimoni nei processi penali. Expert witness e testimonianze delle vittime dopo molti anni dai fatti. Il caso del processo della Risiera di San Sabba