EDOARDO RIPANI (1982 – San Benedetto del Tronto/Bruxelles)
Si forma come attore prima nelle Marche, con il teatro indipendente Aikot 27, poi in giro per il mondo, grazie alle esperienze con Jim Slowiak, Jairo Cuesta, Marco Sgrosso, Elena Bucci, Philippe Gaulier, Norman Taylor e Mariangela Gualtieri. Nel 2006 si laurea in DAMS Teatro presso l’Università di Bologna e nel 2011 ottiene il Master in Performance presso l’Università di Macerata. Colleziona esperienze con diverse compagnie, soprattutto nel campo della ricerca, tra le quali Nessunteatro (Finalista Premio Scenario 2011), Pantakin, Vicolo Corto, Urban Lies, theatropo, progetto Cuoredebole (vincitore premio “Made in Marche 2013”), K.A.K., Unie de Zorgelozen, in diversi paesi europei. Dal 2012 al 2020 è attore associato e docente presso l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles. Nel 2018 consegue il Master come regista teatrale presso il Ritcs School of Arts Brussels. Dal 2020 fa parte del progetto “Crossing the Sea”, progetto di internazionalizzazione dello spettacolo dal vivo che ha lo scopo di creare e consolidare collaborazioni di lungo termine tra Italia, Medio Oriente e Asia, di cui Marche Teatro – Inteatro Festival è ente capofila.
Negli ultimi anni sviluppa la sua pratica teatrale concentrandosi su un approccio documentaristico, con evidenti riferimenti alla Storia, una delle sue più grandi passioni. Affronta ogni argomento da un punto di vista quasi scientifico, utilizzando e combinando materiale documentario (articoli, testimonianze, fatti reali) per poi tradurli in forma teatrale. Contestualmente si indirizza verso un lavoro che supera i confini della black-box teatrale e coinvolge attori non necessariamente professionisti, concentrando la propria ricerca su comunità, narrazione e trasmissione di storie, tra finzione e realtà.
E’ attivo in progetti socio-culturali nelle periferie, con il Centro d’Azione Sociale Italiano di Anderlecht (associazione che lavora da quasi cinquant’anni con i migranti italiani in Belgio) e con la piattaforma Transfocollect di Schaerbeek (spazio di espressione teatrale per giovani e meno giovani brussellesi con un background migrante ma non solo), oltre a collaborare come docente esterno con la Scuola Reale di Teatro, Suono e Cinema Ritcs di Bruxelles, per il workshop partecipativo “Transversale”, che fa incontrare studenti di diverse discipline e li fa lavorare su un quartiere della città.
In tour come performer nella produzione di Julian Hetzel, “All Inclusive” (CAMPO Gent; Frascati Theater Amsterdam; Schauspiele Leipzig; Kammerspiele München), presentato in numerosi festival europei, quali “Actoral”, “Impulse”, “Belluard”, “Biennale Teatro”, “Spielart” e “Points communs”.
Debutta nell’estate 2021 con lo spettacolo sulla tragica vicenda dei fratelli Peci, “Fratelli. Qual doglia incombe sulla mia città?”; mentre è in cantiere la nuova produzione “La montagna è finita”, spettacolo documentario sulle comunità degli Appennini del Centro Italia, co-produzione italo-belga che sarà presentata in prima europea nell’Ottobre 2022.