L’AISO, acronimo di Associazione Italiana di Storia Orale, si è costituita a Roma nel 2006 per rispondere all’invito rivolto dalla IOHA (International Oral History Association) agli studiosi e ai ricercatori italiani di storia orale, nel corso del Congresso Internazionale tenutosi a Roma nel 2004, a organizzare una struttura capace di raccogliere, organizzare e mettere in comunicazione le molte realtà di ricerca e di fruizione delle fonti orali, promosse sia da singoli che da enti, istituti e associazioni, presenti nel nostro Paese. La partecipazione è aperta sia agli individui sia agli enti, istituzioni o associazioni, che rispondano ai criteri di ricerca promossi dall’AISO. La direzione scientifica è affidata a un comitato e a un presidente eletti ogni due anni dall’Assemblea dei soci.
Presidenti: Gabriella Gribaudi (2006-2013), Giovanni Contini (2013-2017), Alessandro Casellato (2017-2021), Antonio Canovi (dal 2021).
L’Associazione ha sede legale a Roma, presso la Casa della Memoria e della Storia, in via San Francesco di Sales n. 5. L’Associazione pubblica nel presente portale (www.aisoitalia.org) e sulle proprie pagine social (Facebook, Instagram e il canale Youtube) gli aggiornamenti relativi alla vita associativa, alle iniziative promosse direttamente e da altre istituzioni, oltre a notizie in merito a borse di studio e call for papers e pubblicazioni.
AISO si è fatta promotrice di diversi appuntamenti di riflessione e confronto sulla metodologia e le pratiche di ricerca e conservazione in Italia: nel biennio 2006-2007 ha promosso un convegno nazionale e un seminario sul tema della raccolta e dell’uso delle fonti orali nella ricerca storiografica con interventi di studiosi provenienti da tutta Italia; nel 2008 ha organizzato un seminario di studio sull’uso del mezzo audiovisivo per la Storia del Sessantotto; nel 2010 a Napoli il seminario internazionale dedicato a “La memoria delle catastrofi”; nel 2012 a Roma il seminario “Famiglie e rappresentazioni”; nel 2013 a Firenze la giornata di studi “Le fonti orali e la storia“; nel 2018 a Napoli il convegno internazionale “L’era del testimone?“; nel 2019 a Torino il convegno “Fonti orali: archivi e ri-generazioni”; nel 2020 il seminario online “Fare storia orale a distanza (e in emergenza)”; nel 2021 il convegno online “Scrivere quasi la stessa cosa. La trascrizione come atto interpretativo nella pratica della storia orale”. Alcuni di questi incontri sono visibili sul canale Youtube di AISO.
Dal 2008, AISO propone un corso di formazione/laboratorio per fornire indicazioni tecniche per la raccolta, l’archiviazione e la catalogazione delle fonti orali che si è svolto in diverse città e dal 2011 organizza Scuole di storia orale tematiche e/o “nel paesaggio” rivolte a studenti, dottorandi, ricercatori, docenti, archivisti, bibliotecari, giornalisti, operatori culturali, professionisti e studiosi del territorio. La prima di queste esperienze si è svolta a Genazzano (Roma) nel 2011 e, successivamente, a Sant’Angelo dei Lombardi (Avellino) nel 2012, a Torino sempre nel 2012, a Forlì nel 2013, a Bagnone nel 2014, a Roma nel 2016, a Corleone (Palermo) nel 2017, a Milano nel 2018, a Napoli nel 2019, a Montefiorino (Modena) nel 2018-2019-2020-2021, a Bologna nel 2019, a Cison di Valmarino (Treviso) nel 2020 e nel 2021 e a Fanano – Sestola (Modena) nel 2021.
Dal 2010 l’Associazione collabora al seminario annuale “Ascoltare il lavoro” organizzato da Università Ca’ Foscari-Dip. Studi Umanistici e Ires Veneto (X edizione 6-7 giugno 2019).
Nel 2014 l’AISO ha formato un gruppo di lavoro incaricato di stendere delle “linee guida” che potessero aiutare i ricercatori ad affrontare i nodi deontologici e giuridici legati al trattamento delle fonti orali. Il documento finale delle “Buone pratiche di storia orale” è stato presentato pubblicamente in occasione del convegno “Buone pratiche di storia orale. Questioni etiche, deontologiche, giuridiche” organizzato da AISO e Fondazione Museo storico del Trentino, con la collaborazione dell’Università di Trento e dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, tenutosi nel novembre 2015 a Trento. Nel 2020 le “Buone pratiche per la storia orale” sono state adeguate al Regolamento generale per la protezione dei dati personali (GDPR) approvato nel 2016 e operativo a partire dal 2018.
Dal 2019 AISO ha attivato una convenzione con il Master in Public Digital History dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, avviando tirocini di ricerca.
Nel 2021 con il Coordinamento per le fonti orali ha collaborato alla stesura del “Vademecum per il trattamento delle fonti orali”, un lavoro biennale che ha visto la partecipazione di numerosi studiosi e studiose coordinati da Silvia Calamai, Alessandro Casellato e Maria Francesca Stamuli. Il documento è stato presentato in una prima versione il 27 ottobre 2020 nel seminario online “Non di sola carta. Prendersi cura degli archivi orali” organizzato dall’Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi e, nella sua versione compiuta, il 27 ottobre 2021 presso la sala Spadolini del Collegio romano durante l’incontro intitolato “Il vademecum per le fonti orali: una bussola per operatori, ricercatori, istituzioni”.
L’Associazione partecipa alla direzione e redazione della rivista “Il de Martino. Storie voci suoni” insieme all’Istituto Ernesto de Martino di Sesto Fiorentino (Firenze), il Circolo Gianni Bosio di Roma e la Lega di cultura di Piàdena con il contributo di Ires Toscana – Istituto di ricerche economiche e sociali. Sostiene la collana Storia Orale dell’editore Editpress, un progetto coordinato da Giovanni Pietrangeli e diretto da Gabriella Gribaudi.
AISO collabora a diversi progetti che applicano la pratica della storia orale in contesti locali, tra cui: “Afor – Archivio delle fonti orali” di OvestLab (Modena), “Una Casa per il Rione Sanità, racconti di orgoglio e riscatto sociale” promosso dall’Associazione Napoli inVita e “Harnet Streets: contro-mappe eritree in Roma” del Collettivo Tezeta.