TITOLO: MEMORIA CONTESA/MEMORIA CONDIVISA. Il lavoro nei documenti filmati dell’industria e del movimento operaio
ORGANIZZATO DA: Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico e Archivio Nazionale Cinema d’Impresa – Centro Sperimentale di Cinematografiacon il contributo del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali
DOVE: Torino Ivrea Roma
QUANDO: 30 novembre – 12 dicembre 2009
SEGNALAZIONE DI: Andrea Brazzoduro
La manifestazione prevede proiezioni, dibattiti e incontri con i protagonisti, con l’obiettivo di far conoscere, soprattutto alle giovani generazioni,le trasformazioni del mondo del lavoro e della produzione, attraverso i differenti linguaggi visivi che le hanno raccontate. Il cinema industriale ha rappresentato per quasi mezzo secolo, dagli anni ’30 alla fine degli anni ’70, un settore importante della politica aziendale, che ha visto molte imprese produrre migliaia di documentari che oggi costituiscono un patrimonio prezioso per ricostruire la storia del Novecento italiano, in parte conservato nell’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa di Ivrea.
Nello stesso tempo il mondo sindacale, i partiti e numerosi autori indipendenti hanno prodotto, a partire dal secondo dopoguerra, film di “controinformazione” sul lavoro, le lotte sociali e sui grandi nodi dello sviluppo. In oltre un secolo di vita il cinema si pone dunque, al di là degli esiti artistici, come una preziosa fonte storica per analizzare l’evoluzione della società, dell’economia e del lavoro in Italia. È partendo da queste considerazioni che si intende promuovere un ciclo di appuntamenti – che complessivamente si struttureranno in un vero e proprio Festival cinematografico del lavoro – per analizzare i differenti punti di vista espressi di volta in volta dalle forze sociali, presentando in parallelo e mettendo a confronto film realizzati con obiettivi spesso contrapposti. Il cinema – e la sua capacità di affabulazione del reale – può dunque costituire oggi uno strumento di informazione e di riflessione per consentire a coloro che hanno vissuto in diretta gli avvenimenti della nostra storia economica, politica e sociale di rispecchiarsi nella immagini e di rimettere in causa posizioni sedimentate, e alle giovani generazioni confrontarsi con tracce dimemoria tra le più vivide ed efficaci lasciate dalla storia del Novecento.