Scrivere quasi la stessa cosa.
La trascrizione come atto interpretativo nella pratica della storia orale
Convegno AISO
Gennaio – Febbraio 2021
Il tema di questo convegno è emerso da una discussione sviluppatasi dentro Aiso nel corso del tempo. Su un arco più lungo, sappiamo che i ragionamenti su “l’utilità e il danno” della trascrizione sono parte integrante della storia orale italiana da prima ancora che Sandro Portelli (1979) facesse il punto sulla sua “diversità” rispetto ad altre forme di storia. Del resto, uno dei punti di riferimento per l’ultima generazione degli oralisti italiani, ossia il volume di Bruno Bonomo, Voci della memoria (2013), mette direttamente a fuoco il costante paradosso per il quale “la storia orale essenzialmente si scrive e si legge”. In momenti più recenti, le sollecitazioni a riflettere sul momento della trascrizione dell’intervista di storia orale sono state rivolte all’associazione soprattutto nelle diverse edizioni delle sue scuole. Il tema è affiorato con nettezza nel 2016 quando Aiso ha collaborato con l’Istituto Statale dei Sordi di Roma, e nel 2018 quando, proprio a conclusione di una scuola sul tema della “digital oral history”, Aiso ha preso l’impegno di dedicare alla trascrizione, ai suoi nuovi strumenti e contesti uno spazio di riflessione approfondita, sistematica, organizzata.
SESSIONE 1 | 15 Gennaio 2021 | 0re 17.00 – 18.30
CONSIDERAZIONI DI CORNICE
Introduce e presiede: Roberta Garruccio – Associazione Italiana di Storia Orale (AISO)
Patrick Urru – AISO, Università di Trento “Leggere come un discorso parlato”. La riflessione sulla trascrizione nella storia orale anglosassone e italiana
Alessandro Casellato – AISO, Università degli studi di Venezia Ca’ Foscari “In their own words”. La trascrizione di storia orale alla luce del GDPR
SESSIONE 2 | 22 Gennaio 2021 | 0re 17.00 – 18.30
METODI
Presiede: Francesca Socrate – Associazione Italiana di Storia Orale (AISO)
Silvia Calamai – AISV, Università di Siena Ritrovare le voci dell’Archivio di Anna Maria Bruzzone
Stefania Scagliola – Université du Luxembourg, Centre for Contemporary and Digital History Tra storia orale e tecnologia: servizi di trascrizione automatica dentro l’infrastruttura digitale per ricerca CLARIN
Donatella Orecchia – ORMETE (Oralità, memoria, teatro), Università di Roma Tor Vergata Trascrizione o tavola dei contenuti/description? Perché preservare l’oralità della fonte
SESSIONE 3 | 29 Gennaio 2021 | 0re 17.00 – 18.30
ORALITA’ E SCRITTURA
Presiede: Roberta Garruccio – Associazione Italiana di Storia Orale (AISO)
Alberto Bramati – Università di Milano Il parlato narrativo tra oralità e scrittura: caratteristiche lessico-sintattiche
Gianni Turchetta – Università di Milano La simulazione del parlato nella narrativa italiana del secondo Novecento
Luisa Passerini – Istituto Universitario Europeo Interfacce tra oralità e scrittura
SESSIONE 4 | 5 Febbraio 2021 | 0re 17.00 – 18.30
MEMORIA E INTERCULTURA
Presiede: Bianca Pastori – Associazione Italiana di Storia Orale (AISO)
Graziella Bonansea – Ricercatrice indipendente e scrittrice Scrittura, parole, voce e figure. Interviste di artisti migranti a confronto
Fabio Dei – Università di Pisa Trascrivere e interpretare: tradire per restare fedeli?
Luca Des Dorides, Francesca Di Meo – AISO, Istituto Statale dei Sordi Roma Nelle mani giuste: trascrivere e sottotitolare una fonte orale in lingua dei segni
Evento accessibile alle persone sorde
SESSIONE 5 | 12 Febbraio 2021 | 0re 17.00 – 18.30
VOCI IN SCENA
Presiede: Silvia Calamai – Associazione Italiana Scienze della Voce (AISV)
Gerardo Guccini – Università di Bologna Trascrivere la Storia per fare il futuro. Note sulle drammaturgie del Teatr.doc di Mosca
Performance
Marco Cavalcoli – Attore compagnia Fanny & Alexander In altri corpi. Voci dal manicomio di Maggiano rievocate in eterodirezione
Considerazioni conclusive: Francesca Socrate – Associazione Italiana di Storia Orale (AISO)
Scarica il programma completo : Convegno Trascrizione AISO_Programma
L’obiettivo di questo convegno è quindi quello di mettere in comune alcune conoscenze di fondo sui vantaggi e sui limiti della trascrizione come tentativo di dire quasi la stessa cosa (Eco 2003) rispetto al parlato, e di rendere nello scritto non solo l’orale, ma anche un orale ‘non vocale’ come è il caso della lingua dei segni, che è una lingua visuo-gestuale.
L’assunto di partenza è che la trascrizione sia sempre un atto di natura interpretativa, un nodo che intreccia un piano tecnico, teorico, etico. È anche quello di una rinuncia a priori rispetto a regole troppo rigide, a favore della ricerca continua, obbligata a molte mediazioni, di un punto di un equilibrio tra fedeltà, leggibilità, non dispersione del senso e significato trasmesso a voce. Ecco, i cinque appuntamenti programmati da Aiso puntano a condividere le intuizioni e i risultati della pratica e dell’indagine che su questo tema arrivano anche dalle nuove frontiere di digitalizzazione della storia orale, e che sono coltivate da molte discipline diverse dalla storia stessa (linguistica, critica letteraria, etnografia, drammaturgia, storia del teatro).
Organizzato con il patrocinio dell’AISV – Associazione Italiana Scienze della Voce.
Registrati per partecipare e per ricevere materiali e informazioni sul convegno: https://forms.gle/NnnNRyuiYGkCZxW46